Metodi per gestire la liquidità con sicurezza

741-gestione-risparmio.jpgQuando si parla di strumenti per la gestione della liquidità, si parla di Conti deposito, Pronti contro termine, Bot, Buoni fruttiferi postali, Fondi comuni di liquidità e Etf.

Quello che vogliamo fare ora è di prendere in esame questi strumenti con una scadenza a 12 mesi e facendo il punto sul rendimento e sulla tassazione.

Conti Deposito
Sono collocati direttamente dalle banche e, come abbiamo già descritto in un precedente articolo, al questo momento sono quelli che offrono il rendimento più alto.
Sul mercato di possono trovare offerte superiori al 5% lordo. Sono anche favoriti dalla tassazione sugli interessi che dal 1 gennaio 2012 la riforma Monti ha portato dal 27% al 20%.
I conti deposito, negli ultimi anni, hanno riscosso un notevole successo per la loro semplicità e trasparenza. La maggior parte se non proprio tutti sono a spese zero e l’imposta di bollo è a totale carico di quasi tutte le banche.

Pronti contro termine
Sono offerti dalle banche, che investono il sottostante in titoli di Stato o in bond bancari o societari.
I loro rendimenti variano da banca a banca. Possono arrivare anche al 4% lordo, ma molte banche chiedono una somma minima di investimento, che può andare da 5mila a 50mila euro.
Per quanto riguarda la tassazione varia in base allo loro composizione. Se il sottostante è composto da titoli di Stato la tassazione sugli interessi è pari al 12,50%, mentre la tassa è del 20% se la gestione riguarda obbligazioni bancarie o societarie.

Bot (Buoni ordinari del Tesoro)
Sono titoli emessi dallo Stato, di solito un paio di volte al mese, per finanziare il debito pubblico.
Sicuramente avrai sentito parlare dei grossi rendimenti che fino a qualche mese fa, in seguito alla speculazione diretta contro l’Italia i rendimenti sono arrivati anche al 5-6%.
Nell’ultima asta del 13 febbraio 2012, in seguito al clima di migliorata fiducia verso il nostro Paese, i rendimenti si sono attestati al 2,23% lordo.
La tassazione sui Buoni ordinari del Tesoro è rimasta invariata al 12,50%.

Buoni fruttiferi postali
Questo strumento ha come durata minima 18 mesi ma dato che possono essere rimborsati anticipatamente anche dopo 12 mesi, li confrontiamo prendendo i BFPDiciottomesi.
Gli interessi offerti sono pari ad un tasso dell’1,87% lordo, l’imposizione fiscale del 12,50% e dal 1 gennaio 2012 le sottoscrizioni sopra 5mila euro sono soggette ad una imposta di bollo di 34,20 euro.

Fondi comuni di liquidità ed Etf
Il rendimento da un anno a questa parte di questi strumenti finanziari è stato in media del 1,50% circa lordo.
Come i pronti contro termine, se investono in titoli di Stato, la tassazione è del 12,50%, se investono in bond bancari o societari è del 20%.

Il confronto fatto da investireinformati.com, rimane indicativo in quanto per i fondi comuni e gli Etf, è possibile conoscere i rendimenti passati ma non quelli futuri, che comunque non sono elevati.
Uno strumento che soggettivamente consigliamo nel periodo economico nel quale ci troviamo, è rivolta sui conti deposito come abbiamo già descritto qui>>

Come investire sicuri i propri risparmi

633-investire-oggi.jpgOggi tutti si domandano come investire i risparmi in un momento come quello attuale. Borse che crollano, debito pubblico alle stelle, spread che ha raggiunto record impensabili e pericolosi, Italia a rischio e osservata speciale sull’attuazione delle misure di risanamento e riforme da parte del Fondo Monetario Internazionale e dall’Europa, pericolo di default della Grecia, tasse che aumentano, inflazione che ha raggiunto il 3,5%.

Tutti questi fattori hanno fatto crollare la fiducia, e molte certezze dei piccoli e grandi risparmiatori italiani sono venute meno.

Non è facile dare consigli, soprattutto in questo momento. Tentiamo comunque di fare ordine e di analizzare, in base ai possibili scenari futuri, le possibili soluzioni per investire i risparmi tenendo conto dei rischi e delle opportunità che offre il mercato.
Il problema attuale di fondo è quello della fiducia o meno che abbiamo dell’Italia. Se pensiamo che il nostro Paese non vada in default, cioè che non possa fallire, una grossa opportunità è fornita dai titoli di Stato, soprattutto dai Btp sulle varie scadenze (dai 3 ai 15 anni) che hanno raggiunto rendimenti molto alti. Per scadenze più brevi sono da preferire i Bot ad un anno ed i Ctz a 2 anni.

A questo proposito precisiamo che chi acquista Bot è più tranquillo di chi possiede Btp. I Bot hanno scadenza breve e le oscillazioni dei tassi sono contenute, al contrario dei Btp a lunga scadenza che subiscono pesanti oscillazioni dei prezzi, per cui, in caso di vendita anticipata, esiste il rischio di realizzare delle perdite in conto capitale.

Sono da prendere in considerazione anche i Buoni Fruttiferi Postali “BFPDiciottomesi” e “BFPDiciottomesi Plus”, ma il loro rendimento è inferiore a quello dei Bot. Comunque, in questo momento di forti oscillazioni, dovute anche alla speculazione, i titoli di Stato a breve termine sono da preferire.
Se non stiamo tranquilli con i titoli di Stato e pensiamo che l’Italia sia a forte rischio di default, abbiamo altre possibilità di impiego dei risparmi. Per cui, volendo stare alla larga dai titoli di Stato italiani, greci, spagnoli e portoghesi, si potrebbero comprare titoli pubblici tedeschi, svizzeri, olandesi o finlandesi, ma garantiscono tassi più bassi rispetto all’inflazione e alcuni di questi sono a lunga scadenza. E, in questo momento, ripetiamo, è preferibile essere prudenti e stare sul breve termine, tenendo liquidi gli investimenti almeno per una buona percentuale del proprio portafoglio.
Se non vogliamo investire in titoli di Stato perché ritenuti “pericolosi”, a maggior ragione dobbiamo evitare le Borse, adatte in questo momento, solo ai trader e ai forti di cuore.

Cosa rimane, dunque? Il conto corrente bancario o postale, ma non offrono rendimenti adeguati. Anche i pronti contro termine offrono rendimenti interessanti, ma presentano dei rischi.

Tutti siamo d’accordo sulle scadenze brevi e su investimenti liquidi, per cui sono da preferire i conti di deposito che le banche, a corto di liquidità ed in cerca sempre di nuovi clienti, offrono a tassi generosi, con scadenze fino ad 12 mesi, che arrivano anche al 4,5% (ottimo tasso considerando che dal prossimo gennaio la tassazione scenderà dal 27 al 20%) .

Se poi guardiamo con fiducia al futuro, possiamo fare delle scelte (in base all’età ed alla propensione al rischio) anche più lungimiranti e coraggiose sottoscrivendo, per esempio, un pac (piano di accumulo di capitale) in Fondi comuni o in Etf con una percentuale azionaria massima del 50%. E’ chiaro che occorre essere consapevoli che il lungo termine premia questo tipo di investimento in quanto soggetto ad oscillazioni, ma la sistematicità e la pazienza saranno premiati dai rendimenti finali.